Autore: Stefano Galieni
Attivista antirazzista fin dai primi anni Novanta, ho partecipato alla stagione in cui si tentava di realizzare una legge più giusta in tema di immigrazione sfociata poi in un testo insufficiente come la “Turco- Napolitano”. Collaboratore di numerose testate giornalistiche, da Liberazione alla Rivista del Volontariato, all’inizio del 2000 ho fatto parte di quel tessuto dei movimenti che ha dato vita ad ampie mobilitazioni di piazza, per una cittadinanza inclusiva, contro le frontiere, i luoghi di detenzione per migranti, le guerre. Nel 2002 sono stato il coautore insieme ad Antonella Patete di “Frontiera Italia” una raccolta di reportage sui luoghi di arrivo e di fuga dei migranti edito da Città Aperta Edizioni. Nello stesso anno ho iniziato a lavorare per il Partito della Rifondazione Comunista in cui oggi rivesto l’incarico di responsabile nazionale del Dipartimento Immigrazione. Nel corso degli anni ho soprattutto contribuito a rafforzare l’informazione e l’opposizione ai luoghi di detenzione amministrativa per migranti (un tempo Cpta oggi Cie), alle politiche di esclusione che colpiscono soprattutto cittadini migranti e rom, a contrastare l’insorgere del razzismo popolare e istituzionale, a proporre leggi regionali e nazionali che cercassero di garantire una maggiore parità di trattamento. Faccio tuttora parte di associazioni e Campagne come LasciateCIEntrare e rivesto il ruolo di coordinatore di redazione del periodico on line Corriere delle Migrazioni.
Il muro di gomma e di cemento dei CPR
Qualcosa si sta muovendo attorno al silenzio totale che ha avvolto i centri di detenzione per migranti in Italia: dossier, ispezioni, interrrogazioni, costruzione di piccole ma combattive reti di mobilitazione per contrastarne l’esistenza. Le istituzioni continuano a non volerne tener Read More …

Chi salva le persone in mare e difende la salute. Chi diffonde odio per far dimenticare le proprie colpe
Verrebbe da dire “dagli all’untore” ma chi sono gli untori? Può sembrare paradossale ma in un Paese dove, in pochi mesi, a causa della privatizzazione del sistema sanitario, dello scempio nelle RSA, dello strapotere di Confindustria che ha imposto di Read More …

Sanatoria subito
Quanto sta accadendo in queste terribili settimane ha portato in secondo piano un tema che, timidamente, stava rientrando nell’agenda politica italiana. Parliamo della regolarizzazione di una cifra che oscilla fra le 400 mila e le 700 mila persone, uomini e Read More …

Dal rogo del Vulpitta ai nuovi Cpr, 20 anni di galere
Rabah, Nashreddine, Jamel, Ramsi, Lofti e Nasim, sei nomi che oggi forse non dicono nulla. Erano i nomi di 6 ragazzi tunisini rinchiusi nel dicembre 1999 nell’allora Centro di Permanenza Temporanea ed Assistenza, (CPTA), “Serraino Vulpitta” a Trapani, un mini Read More …

Tempo scaduto
Abbiamo aderito all’appello che segue perché non potevamo restare in silenzio rispetto a quanto sta per avvenire ancora una volta nelle sciagurate politiche di cosiddetto “contrasto all’immigrazione illegale”. Il 2 febbraio del 2017, l’allora primo ministro Gentiloni ratificò un accordo Read More …

Il Primo Novembre a Roma con le popolazioni del Rojava
Il primo novembre del 2014, mentre infuriavano i combattimenti nei cantoni del Rojava, nord est della Siria, attaccato dalle milizie dell’allora potente ISIS, in centinaia di città del mondo ci furono manifestazioni di piazza al grido di “salvare Kobane”, quella Read More …

Il Decreto sicurezza bis diventa legge, cronaca di un attentato alla democrazia
Stefano Galieni Il Decreto legge sicurezza bis (Dl 53/2019) dopo essere passato dalle commissioni riunite “Affari Costituzionali” e “Giustizia” della Camera, è andato avanti nel suo iter a colpi di fiducia ed e’ stato approvato anche dal Senato. Un percorso Read More …

La direttiva della vergogna atto secondo
La direttiva della vergogna, atto II° di Stefano Galieni – Molte/i di noi ricordano bene che, quando, il 16 dicembre del 2008, il Parlamento europeo ed il Consiglio d’Europa approvarono la Direttiva 115, altrimenti detta “Direttiva rimpatri” divenne chiaro, anche Read More …

La strage a 50 miglia dalla Libia è solo l’ultima di una lunga “silenziata” catena?
di Emilio Drudi* E’ stata una strage: almeno 117 migranti morti, tra cui 10 donne e 2 bambini. Uno di appena due mesi. E’ il bilancio dell’ultimo naufragio nel Mediterraneo Centrale. I disperati stipati dai trafficanti sul gommone andato a Read More …

Cara di Castelnuovo di Porto, storia di una deportazione e di un ghetto.
Lo sgombero manu militari del CARA di Castelnuovo di Porto, in provincia di Roma, disposto dal Viminale e che, secondo disposizioni, dovrebbe completarsi entro la fine di gennaio, ha un significato profondo. In sintesi istituzionalizza che l’accoglienza (spesso mala accoglienza) Read More …
Il caporalato uccide, l’indifferenza pure.
Stragi del lavoro e dello sfruttamento come quelle verificatesi negli ultimi giorni nella Capitanata, non possono lasciare indifferenti o essere considerati “banali incidenti stradali”. Sono frutto di una gestione del mercato di braccia in cui la sicurezza di chi lavora Read More …

Questa è Roma: Lettera aperta e appello della comunità sudanese di via Scorticabove
Riceviamo e volentieri pubblichiamo, questo testo che denuncia quanto accaduto ormai 11 giorni fa a Roma, dove la giunta pentastellata continua ad affrontare ogni questione sociale attraverso azioni repressive come gli sfratti e gli sgomberi di stabili occupati. La “Città Read More …

Il cinismo delle nazioni (e della UE)
Di Stefano Galieni * La vicenda oscena del respingimento della nave umanitaria Aquarius ha giustamente fatto indignare molte/i. Ma per una parte di popolazione, soprattutto quella che sui social riversa tutta la propria rabbia, è stato un momento per “cantare Read More …

Egitto, la diaspora eritrea in piazza per “riprendersi la vita”
di Emilio Drudi Sono scesi in piazza quasi in mille, dandosi appuntamento davanti alla sede dell’Unhcr, l’Alto Commissariato Onu per i rifugiati. Mille giovani della diaspora eritrea al Cairo, donne e uomini che hanno trovato il coraggio di sfidare le Read More …

Malalai Joya, una combattente per la pace in un paese che odia le donne
Pubblichiamo una versione estesa dell’intervista uscita sull’ultimo numero del settimanale Left (che ringraziamo) a Malalai Joya. La scelta di pubblicarla oggi su ADIF nasce anche da un augurio. Quello che giunga presto, malgrado anche le responsabilità occidentali e italiane, un Read More …