Sono avvocata con la passione per i diritti umani e immigrazione.
Ho partecipato come consulente della “Commissione Diritti Umani” del Senato
per i lavori di monitoraggio dei centri di accoglienza e di detenzione per
stranieri ed alla stesura nel 2006 del Libro Bianco sui Cpta (Centri di
Permanenza Temporanea e assistenza) e attualmente faccio parte della Campagna
LasciateCIEentrare per la chiusura dei centri di identificazione ed espulsione
per migranti ed il monitoraggio dei centri di accoglienza.
Lavoro con l’ufficio immigrati della Cgil e con il centro antiviolenza di Genova. sono consulente della Caritas di Ventimiglia e collaboro con il .
Facci parte dell’associazione “avvocato di strada” per la tutela dei senza dimora e sono
osservatrice di Antigone per la Liguria e quindi autorizzata a visitarne le carceri.
Collaboro con la Comunità San Benedetto al Porto di Don Gallo, con Amnesty
International, il Sorriso Francescano e le Suore della
Misericordia.
Sono consulente di Terres des Hommes per la tutela dei minori stranieri non accompagnati (progetto Faro).
Con il “Teatro di Nascosto” di Volterra ho partecipato agli spettacoli
“Dinieghi” e “Rifugiati”, messi in scena al Parlamento Europeo e in diversi
Teatri italiani.
Sono coautrice del libro “Il muro invisibile” (ed. Fratelli Frilli, 2002) e ho
partecipato insieme agli altri colleghi del Genoa Legal Forum alla stesura del
libro “Dalla parte del torto”.
Nel 2013 con Melampo edizioni ho pubblicato il libro “la vita ti sia lieve”
storie di migranti ed altri esclusi.
Scrivo con rubrica bimensile su La Repubblica / Lavoro ed. Ligure e occasionalmente per il Corriere delle Migrazioni.
- PROTEZIONE UMANITARIA A CITTADINO NIGERIANO: l’invivibilità dell’Edo State, col suo alto tasso di criminalità, da diritto al ricorrente, padre di una minore, di tutelare la sua famiglia in Italia.
- PROTEZIONE UMANITARIA A CITTADINO GAMBIANO: fuggito da minore, in caso di rientro in Gambia, ove la situazione non può definirsi sicura, si ritroverebbe in una condizione di estrema vulnerabilità, compromettendo l’ottima integrazione raggiunta in Italia.
- PROTEZIONE UMANITARIA A CITTADINO GAMBIANO: fuggito a 12 anni e senza più legami con la patria, in caso di rientro in Gambia, ove il processo di pacificazione non si è ancora concluso, vanificherebbe l’ottimo percorso di integrazione.
- STATUS DI RIFUGIATA A CITTADINA NIGERIANA: contrariamente a quanto sostenuto dalla CT, nella vicenda narrata sussistono numerosi indicatori di tratta, inclusa la frammentarietà e contraddittorietà delle dichiarazioni, come verificabile nelle Linee Guida
- PROTEZIONE UMANITARIA A CITTADINO GUINEANO: l’instabilità del paese, i trattamenti violenti subiti in Libia, la vulnerabilità psicologica e l’esemplare percorso di integrazione giustificano la protezione umanitaria
- PROTEZIONE UMANITARIA A CITTADINO SENEGALESE: “Nonostante il cessate il fuoco, la Casamance presenta ancora una situazione di significativa incertezza e la popolazione è tuttora vessata dai ribelli”.
- PROTEZIONE UMANITARIA A CITTADINO BURKINABE’ VITTIMA DI PERSECUZIONI RELIGIOSE: “Il racconto del ricorrente, ricco di dettagli, appare frutto di un vissuto personale e rende non decisive le obiezioni della Commissione”
- PROTEZIONE UMANITARIA A CITTADINO GAMBIANO: La recente azione repressiva (del 26 gennaio 2020) nei confronti dei dissidenti ha rievocato il passato brutale del Gambia
- PROTEZIONE UMANITARIA A CITTADINO BENGALESE: La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (art. 13 comma 2) sancisce il diritto di lasciare qualsiasi Paese, incluso il proprio, anche alla luce di seri motivi di carattere umanitario
- PROTEZIONE UMANITARIA A CITTADINO IVORIANO: la situazione di insicurezza e tensione nella Costa d’Avorio si è aggravata in modo preoccupante dal 2017.