No alle operazioni paramilitari xenofobe nei porti italiani

ADIF sottoscrive e promuove questa lettera aperta che parte dalla società civile,  dai movimenti e dalle forze  politiche di Catania e non solo ma si rivolge a tutto  il paese. Esprimiamo preoccupazione per le intenzioni di un gruppo che va sotto il nome di Generazione Identitaria e che, in nome  della difesa delle  frontiere europee, potrebbe anche macchiarsi di crimini.  Ci auguriamo che le autorità intervengano in tempo. Già il 12 maggio scorso, con una operazione mediatica ben articolata e mediante un piccolo natante, alcuni loro militanti  italiani e austriaci avevano interrrotto le operazioni di partenza dell’Acquarius, la nave dell’Ong SOS Mediterranée, diretta al largo della Libia. Una operazione di facciata che però ha portato agli organizzatori fama e soldi. Si dichiarano apartitici ma i loro slogan contro lo ius soli, contro  l’immigrazione, in difesa di presunte e immutabili identità nazionali, contro le fantomatiche  invasioni e i rischi ad esse  connesse, portano a comprendere facilmente il substrato ideologico su cui si fondano. Del resto nascono nel 2012 in Francia, crescono nei circoli della destra radicale europea ed ora si affacciano sul panorama italiano con le proprie inquietanti insegne giallo e nere, con riferimenti  culturali e storici che affondano nella storia del nazismo europeo e con la pretesa di rappresentare coloro che difenderanno l’europa. La nave presa in affitto a Gibuti la C Star, dietro il cui noleggio si nasconderebbero secondo Famiglia Cristiana, operazioni a dir poco ambigue, servirà secondo le dichiarazioni dei militanti dell’organizzazione a stazionare nelle acque libiche a riconsegnare alla Guardia Costiera del governo Serraj le persone intercettate, a verificare la correttezza del lavoro delle Ong umanitarie. A bordo avranno ufficiali e volontari forgiati con spirito militare che intendono mostrare  come si possa fermare l’immigrazione “irregolare”. Defend Europe il loro slogan a cui troppi, grazie all’assenza di una informazione decente, hanno dimostrato di credere e che potrebbero divenire un vero e proprio ostacolo ai soccorsi. Dovevano arrivare lunedì a Catania ma, partiti da Jibuti, stanno navigando  ad una media di 7 nodi orari per cui sono arrivati  stamattina a Suez e non saranno in Sicilia prima di almeno  4 giorni. Poi, con altri  militanti ripartiranno per la “loro missione esemplare” che presenta numerosi aspetti di illegittimità se non di vera e propria illegalità. Se il governo italiano e le autorità competenti non  osteggeranno tale missione dopo che da mesi si minaccia di voler di fatto dissuadere chi  compie operazioni SAR, saranno complici e per certi  versi anche mandanti di tale prodotto della barbarie. Una barbarie che va affrontata nelle nostre  città dimostrando  quanto false, ipocrite,  stolte e sbagliate siano le soluzioni proposte. Questo pianeta non ha bisogno di “generazioni identitarie” ma dell’onnicomprensiva e sempre valida affermazione “Restiamo umani”.

 

Lettera Aperta
Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Al Presidente della Regione Sicilia, Al Prefetto di Catania, Al Questore di Catania, Al Presidente dell’Autorità Portuale di Catania, Al Comandante della Capitaneria di Porto di Catania, Al Sindaco di Catania

Intorno a martedì 18 luglio 2017, come reso noto dagli organi di stampa, è previsto l’arrivo al porto di Catania della nave C-Star, lunga 40 metri, costruita nel 1975, battente bandiera dello stato africano di Gibuti. Tale imbarcazione è stata noleggiata dal gruppo dichiaratamente razzista e xenofobo “Generazione Identitaria” per respingere, attraverso azioni paramilitari, i migranti che tentano di attraversare il mar Mediterraneo, intralciando così i preziosi salvataggi delle ONG delle navi umanitarie, sempre più criminalizzate.
La sosta nel porto di Catania o di altri porti siciliani sarebbe funzionale all’imbarco delle provviste necessarie alla “missione” e all’imbarco di “volontari” arruolati nell’operazione paramilitare.
Le seguenti associazioni firmatarie chiedono alle Autorità in indirizzo di impedire l’utilizzo delle infrastrutture portuali alla nave C-Star attualmente nella disponibilità dell’organizzazione “Generazione Identitaria” e di prendere posizione in tal senso verso le autorità competenti. Sarebbe infatti a nostro avviso assai grave che si concedesse l’attracco e l’utilizzo delle infrastrutture pubbliche a organizzazioni che hanno l’intento di compiere azioni paramilitari nel mar Mediterraneo, intercettando imbarcazioni di migranti e arrogandosi il diritto di intervenire consegnando i naufraghi alla guardia costiera libica e violando di fatto l’obbligo di legge che vuole l’accompagnamento verso il porto più sicuro, che non è certo quello libico.
Temiamo inoltre che la presenza di una nave non coordinata con la Guardia costiera possa ostacolare le operazioni di salvataggio con grave pericolo per i naufraghi e per il personale operante in mare. Si tratta di un’operazione razzista alimentata da una propaganda falsa e tendenziosa, che non possiamo avallare con alcun tipo di supporto logistico o silenzio istituzionale.
Le seguenti associazioni indicono da martedì 18 luglio una campagna di vigilanza antirazzista ed antifascista al Porto di Catania

Rete Antirazzista Catanese, Comitato NoMuos/NoSigonella, Catania Bene Comune, USB fed.Ct, Città Felice, La RagnaTela, Cobas Scuola-Ct,Red Militant, PRC- Ct, PCI fed.Ct, ARCI-Ct, Associazione Diritti e Frontiere(ADIF), Collettivo Politico Experia, Sinistra Anticapitalista, Rifondazione Comunista S.E., Rugby I Briganti ASD Onlus – Librino, La Librineria, OPEN MIND lgbt e FEMMINISTORIE, CENTRO GAPA, I Siciliani Giovani, Movimento Laikal, ALTERNATA SILOS cooperativa sociale WELLcHOME Sprar Roma di Idea Prisma 82 cooperativa sociale, Azione civile Catania, Circolo Città Futura,LILA-Ct, Missionari Comboniani Palermo, L’ Associazione di Promozione Sociale METICCIA Lecce, Mundi Pacem, La Bottega del Barbieri Blog, Mediterraneo Sicilia Europa onlus, UAAR-Ct, Centro Impastato-Pa, Baobab Experience-Roma, Reggio Emilia per Aleppo, Redazione Il Dialogo, Ostello degli elefanti-Ct, Circolo Arci ” Welcome2 Sicily”, Borderline Sicilia Onlus, Carovane Migranti, Borderline Sicilia, Arcigay-Ct, SUNIA-Ct, Associazione La Staffetta-Gr, Garibaldi 101-Na,  Be Free-Roma, Studenti indipendenti-Ct ..
info-adesioni: catanianofrontex@gmail.com

Adesioni personali:
Alessandro De Filippo – Dipartimento di Scienze Umanistiche – Università degli Studi di Catania; Stefania Arcara, Centro Studi di Genere GENUS, Università di Catania; Ciccio Mannino; Valeria Castorina, Stefano Galieni, Daniela Padoan; Daniela Pappalardo; Raffaella Ganci, Chiara Marangio; Manuela Greco, Claudia Urzì, Piero Mancuso, Andrea Arena, Gabriele Famoso, Santina Sconza, Alessia Denise Ferrara, Saro Romeo, Gaetano Grasso, Pinella Crimi, Maria Elena Rubbino, Davide Midgley, Valentina Messina, Emanuele Poki, Antonio Sciuto, Rosario Pulvirenti, Raoudha Boughanmi, Giuseppe Patanè, Daniela Siciliano, Giulia Giustolisi, Maria Spoto, Danilo Curci, Carmina Daniele, Marilou Granier, Irene Innocente, Daniela Sammito, Valda Busani, Maurizio Giordano, Maurizio Acerbo, Segretario Nazionale Prc S.E.,