Il 21 ottobre antirazzista a Roma ha un nome #NonèReato

Stefano Galieni

Nella giornata di oggi è stato diramato dagli organizzatori un comunicato stampa estremamente esemplificativo per descrivere quanto si va definendo per la manifestazione antirazzista del prossimo sabato

«Si moltiplicano in queste ore le adesioni alla manifestazione nazionale contro il razzismo indetta da decine e decine di associazioni, ong, forze sociali e politiche, che si ritroveranno a Roma, sabato 21 ottobre in Piazza della Repubblica, a partire dalle 14.30 per un corteo che giungerà fino a Piazza Vittorio Emanuele, Un mondo laico e religioso vasto e che da sempre è schierato in difesa del diritto di migrare e che agisce in prima persona, anche disobbedendo a decisioni italiane e europee che sono in aperto contrasto tanto con la nostra Costituzione che con in fondamentali principi internazionali.

Tra gli aderenti, citiamo: Medici Senza Frontiere, Amnesty International, Emergency, CNCA, Gruppo Abele, Libera, Arci, Lunaria, organizzazioni note di una società impegnata che invita a scendere in piazza per ribadire che migrare, accogliere, essere solidali o poveri, dissentire #non è reato, come ribadisce il nostro slogan di convocazione». Sono poi giunte lettere di appello e di sostegno alla manifestazione che di seguito riportiamo, grazie al lavoro svolto da Cronache di Ordinario Razzismo

Clicca qui per leggere la lettera di sostegno alla manifestazione, fra i primi firmatari Monsignor Raffaele Nogaro e Don Ciotti

Clicca qui per leggere l’appello Rete delle Città in comune

Clicca qui per vedere l’elenco delle adesioni aggiornato al 16 ottobre

In tante/i ribadiremo la volontà di vivere in un paese diverso, inclusivo e in un continente che non resti fortezza inespugnabile per chi aspira ad una vita migliore.

In allegato, oltre alle lettere di sostegno, l’elenco delle adesioni aggiornato a questa mattina e l’appello generale di convocazione della manifestazione.

Questo il link alla pagina fb https://www.facebook.com/events/281944142306771/

Si stanno ancora organizzando pullman per arrivare dalle altre città e stanno giungendo nuove adesioni che vorremmo  veder crescere in queste  ore che ci separano dal corteo, partendo dal presupposto che quello che si va disegnando è un vero e proprio spazio pubblico che unisce chi rifiuta il razzismo di Stato (ormai esteso nella pubblica opinione), con chi subisce, per assenza di reddito o di lavoro, quella che è una vera e propria guerra contro i poveri che si è scatenata nel paese.

Sarà una manifestazione composta da diverse anime: parteciperanno rifugiati e richiedenti asilo,  forze politiche e sociali, mondo  dell’associazionismo e delle Ong che non si sono piegate temendo di essere accusate del reato di solidarietà. Parteciperà il volto meno  visibile di questo paese, quello solidale e che guarda al futuro,  anche con diversi approcci. Per alcuni sarà il testo della piattaforma elaborata con tante associazioni a fare da fulcro, per altre/i lo slogan complementare a quanto già espresso: nessuna persona è illegale. Ma saremo in tante e tanti tutte/i insieme, per una prima tappa. Il mondo dell’antirazzismo praticato e vissuto, il mondo meticcio di chi vive nelle periferie delle metropoli o in provincia e quello delle tante e dei tanti esclusi da una vita dignitosa in nome di un liberismo sempre più selvaggio torneranno ad incontrarsi presto, sapendo che sono più i fattori che li uniscono che quelli che li separano e che ci aspetta una comune stagione di mobilitazione, in difesa dei  diritti di ognuna/o