NAUFRAGI- PRIMA E DOPO LA STRAGE DI CUTRO

VENERDI 14 APRILE – ore 18,00 –

Via I. La Lumia 56 PALERMO

Casa del popolo “PEPPINO IMPASTATO – PALERMO” Via Isidoro La Lumia, 56 PALERMO

Per la rassegna de “I Venerdì di dibattito politico culturale della CASA del POPOLO PEPPINO IMPASTATO – PALERMO”

NAUFRAGI, PRIMA E DOPO LA STRAGE DI CUTRO

Dopo la strage di Cutro, prima e dopo il tragico schianto del caicco proveniente dalla Turchia, ma anche dopo una serie di “incidenti” nel Canale di Sicilia, ed a nord delle coste libiche, sono ripresi, in maniera prepotente, gli attacchi contro il soccorso civile ed anche contro l’opinione pubblica, stigmatizzata di essere troppo accogliente!
La bolla mediatica fatta esplodere dalla difesa dell’ex ministro dell’interno nel processo in corso a Palermo sulla presunta “connivenza” delle ONG con scafisti o trafficanti non meglio identificati, ha prodotto il capovolgimento dei fatti reali e ha permesso di rimettere sotto accusa l’operato di chi ha soccorso vite ed ha testimoniato sulle gravissime conseguenze prodotte dagli accordi del 2017 con il governo di Tripoli e con la sedicente Guardia costiera ”libica”.
Si può dire adesso compiuta una svolta radicale, proprio a partire da quell’anno, nel rapporto tra soccorso civile e sistema istituzionale di ricerca e salvataggio in mare, centrato sui comandi della Guardia costiera italiana. Che oggi diventano i principali accusatori degli operatori umanitari impegnati a soccorrere vite umane in acque internazionali, ma nessuno rende conto dei naufragi, e delle intercettazioni in mare, da parte di autorità libiche e tunisine, conosciuti solo per le denunce che vengono fatte dalle ONG. Verità e giustizia sembrano sempre più lontane.
Questo attacco al soccorso civile, in nome della “difesa dei confini nazionali” e della “lotta all’immigrazione illegale”, si intensifica in un clima di crescente contrapposizione tra quanti rimangono indifferenti o complici di fronte ai corpi delle vittime che affiorano nel Mediterraneo e quanti invece si sentono corresponsabili di queste stragi per non essere riusciti a fermare mandanti ed esecutori, e come cittadini solidali si schierano dalla parte del rispetto dei diritti umani, dei principi di solidarietà e del diritto internazionale ed europeo. Una battaglia per la democrazia ed il rispetto dello stato di diritto, ma anche per la vita di persone che non possono essere abbandonate in mare o alle torture nei lager libici.

Su questi temi si confronteranno con quanti vorranno partecipare:
■ Flore Murard-Yovanovitch, giornalista e scrittrice
■ Fulvio Vassallo Paleologo, giurista
Che presenteranno il libro “Rari Nantes – Il naufragio dell’umanità” (ed. Left)

Contributo poetico di Maria La Bianca – Contributo video di Enrico Montalbano


EURACTIVEDenuncia shock dell’Onu: dal 2017 mai così tante morti nel Mediterraneo

IOMDeadliest Quarter for Migrants in the Central Mediterranean Since 2017

Analysis- Anti-migration cooperation between the EU, Italy and Libya: some truths
Yasha Maccanico March 2020


PER NON DIMENTICARE

Dodici morti e un respingimento segreto verso la Libia

April 16, 2020 – ALARMPHONE

Come le autorità maltesi ed europee hanno lasciato morire persone in mare e riportato i superstiti nell’inferno della Libia


AGENZIA NOVA11 Aprile 2023

Tunisia, scontri tra polizia e migranti sub-sahariani vicino a una sede Unhcr a Tunisi: dieci arresti

IRPIMEDIA14 Aprile 2023

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