Offida. Un’altra accoglienza è possibile.

(Foto tratta da Riforma.it)

Succede a Offida, piccolo paese delle Marche e primo Comune italiano ad aver attivato un corridoio umanitario. Una storia, questa, che in poco tempo è diventata simbolo di buone pratiche solidali e di cui sentiremo parlare certamente a lungo.

Ma facciamo un passo indietro.

Nel 2016 la città di Offida fu colpita dal terremoto e in quella occasione le Brigate di Solidarietà Attiva si organizzarono e sostennero concretamente i cittadini. Dal quel nucleo originario si è costituito poi un comitato di sostegno, che ogni giorno prova a sperimentare varie forme di mutualismo. Da qui l’idea dei corridoi umanitari, una proposta venuta dal basso e sostenuta fortemente dall’amministrazione comunale che ha attivato, fin da subito, tutte le procedure necessarie affinché questa idea potesse concretizzarsi. E infatti se oggi possiamo raccontare questa storia, lo dobbiamo all’accordo di partenariato tra il Comune di Offida, la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e l’associazione On The Road Onlus.

Ma cosa è un Corridoio Umanitario?

I corridoi umanitari nascono dalla collaborazione tra la Federazione delle chiese evangeliche in Italia, la Tavola valdese e la Comunità di Sant’Egidio. Sono uno strumento efficace che permette di offrire un approdo sicuro a coloro che fuggono dai loro paesi d’origine.
Sono la prova che un’altra accoglienza è possibile.
Un’accoglienza che mette insieme il lavoro di cittadini, istituzioni e associazionismo.
Un’accoglienza diffusa che vede i migranti come uomini, donne e bambini con cui condividere strade, bar, scuole e piazze, il cui solo obiettivo è accompagnare queste persone verso una totale autonomia.
Nulla a che vedere, dunque, con l’assistenzialismo.

In un momento storico davvero complesso, in cui la solidarietà viene criminalizzata ogni giorno di più, azioni così forti fanno ben sperare. Una scelta, quella del Comune di Offida, caratterizzata da un tipo di accoglienza che nulla a che vedere con le politiche emergenziali a cui siamo abituatati.

Ma c’è di più, racconti come questo mettono a tacere qualunque tipo di polemica.
Offida, che ancora oggi fa i conti con tutto ciò che un sisma comporta, è riuscita ad accogliere una famiglia siriana, arrivata in Italia lo scorso 27 giugno. E tutto a costo zero.
Questi programmi di accoglienza, infatti, sono totalmente a carico della Federazione delle chiese evangeliche che, grazie al loro Otto per mille, da sempre sostengono molteplici progetti.

Una storia di tale levatura non poteva non interessare la rete de Le Città in Comune , che ha definito il lavoro di Offida una pratica non solo da sostenere, ma da diffondere su tutto il territorio nazionale.

Un ringraziamento a Davide Falcioni, membro del Comitato di sostegno ai Corridoi umanitari a Offida, che ha condiviso con Adif questa esperienza, sottolineando come scelte di questo tipo non facciano altro che attuare i principi della nostra Carta Costituzionale.