Ponte aereo Beirut-Roma. Atterrati a Fiumicino 40 profughi siriani

Pubblichiamo un comunicato riportato ieri dall’Agenzia NEV e relativo ai 40 profughi siriani che attraverso il progetto “Mediterranean Hope” realizzato dalla FCEI  da tempo sta consentendo a richiedenti asilo particolarmente vulnerabili di entrare in Italia. Si tratta, corre l’obbligo di ricordarlo, di un numero estremamente limitato di persone che riescono ad avere, in virtù delle condizioni soprattutto di salute che necessitano di cure urgenti, la possibilità di entrare regolarmente sottraendosi al mercato degli smugglers. Da tempo del resto, soprattutto per chi arriva dalla Siria, le via di fuga sono in gran parte precluse in seguito all’accordo UE – Turchia. Quelli che riescono a bruciare le frontiere oggi si ritrovano a vagare, privi di soccorso, nei paesi balcanici, altri continuano a morire nel tentativo di entrare in Grecia. Piccoli numeri che consentono alle istituzioni italiane di far valere per l’ennesima volta il mito de “gli italiani brava gente” – non a caso il ministero degli Affari Esteri e quello dell’Interno sostengono tale impegno a costo zero per lo Stato – ma che risultano ben poca cosa per una delle prime sei Potenze Mondiali. L’Italia, l’intera UE potrebbero fare molto di più e in maniera sistemica, garantendo modalità di ingresso e di ripartizione dei richiedenti asilo e anche di coloro che fuggono da catastrofi ambientali o da crisi economiche. Invece i pochi segnali che di fatto differenziano le politiche europee da quelle oggi giustamente condannate degli Usa sotto Trump, giungono quasi esclusivamente dalla Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e da quell’8 X 1000 che viene loro donato. Il grande muro di acqua, di indifferenza e di negazione del diritto alla salvezza, l’Europa continua a rafforzarlo e ad alzarlo, giorno dopo giorno.

Agenzia NEV
Ponte aereo Beirut-Roma. Atterrati a Fiumicino 40 profughi siriani

Roma (NEV), 30 gennaio 2017 – Alle 7 di questa mattina, stanchi ma contenti, una quarantina di profughi siriani sono atterrati a Roma-Fiumicino, grazie al progetto ecumenico dei #corridoiumanitari. Passati tutti i controlli e ottenuti gli “exit-permit”, dopo una lunga attesa all’aeroporto di Beirut (Libano), i 40 “passeggeri speciali” finalmente a bordo di un apparecchio Alitalia, hanno spiccato il volo alle 4 di questa notte. Accompagnati dagli operatori dell’equipe che opera in Libano, sono giunti in Italia con in tasca un regolare visto e un biglietto di sola andata. E’ il primo gruppo del 2017, composto da un terzo di bambini: sono stati accolti a Fiumicino con succhi di frutta, tè, cornetti e merendine dal team di operatori e volontari di Mediterranean Hope-Federazione delle chiese evangeliche in Italia e della Comunità di Sant’Egidio. Queste famiglie, sia musulmane che cristiane, provenienti soprattutto da Aleppo, Homs e Damasco e rifugiatesi in Libano, si vanno ad aggiungere così alle 500 persone già arrivate in Italia nell’arco del 2016.

Tra breve i presidenti degli enti promotori, pastore Luca Maria Negro della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, e Marco Impagliazzo della Comunità di Sant’Egidio, daranno il benvenuto ai nuovi arrivati. Nel corso del briefing con la stampa previsto alle 11 al Terminal

2 sono attesi gli interventi anche del viceministro degli Esteri, Mario Giro e del prefetto Angelo Malandrino per il ministero dell’Interno.

Mentre l’Europa fatica a trovare soluzioni che coniughino umanità e sicurezza dividendosi sulla sorte di migliaia di uomini e donne vittime dei trafficanti di esseri umani, i corridoi umanitari si dimostrano un modello che funziona. Frutto di una preziosa sinergia tra società civile e istituzioni, favoriscono l’integrazione offrendo a chi fugge dalle guerre – ed è in condizioni di particolare vulnerabilità – di arrivare, in tutta sicurezza e legalmente, nel nostro continente.


Allegati
Come funzionano i corridoi umanitari? Scarica la scheda informativa qui