L’uso del francese nei tribunali del Camerun scatena i richiami per l’indipendenza

Pubblichiamo un articolo che ci illustra una nuova situazione critica in Africa Occidentale, quella del Camerun, paese sul golfo di Guinea che, dopo un breve dominio coloniale tedesco, è stato di fatto diviso fra una amministrazione britannica e una francese. Una nostra ormai stabile collaboratrice ce ne racconta alcuni aspetti legati in origine all’uso di una delle lingue coloniali come lingua ufficiale dopo che ad un iniziale federalismo nel paese ha preso piede una centralizzazione dei poteri. Abbiamo anche raccolto testimonianze video e fotografiche di quanto sta avvenendo e che dovrebbe far segnare un nuovo allarme.
Anderline Amamgbo
Nella regione meridionale del Camerun dove la maggioranza parla inglese, sono iniziate le proteste per chiedere la fine dell’uso della lingua francese nei tribunali e nel sistema scolastico. L’imput è partito nel mese di ottobre 2016, quando un gruppo di avvocati anglofoni sono scesi in piazza nella città di Bamenda, capitale della regione nord-occidentale, per protestare, non solo contro l’uso del francese nei tribunali ma anche la mancanza di versioni in inglese di alcuni atti giuridici.
La risposta del governo è stata spietata: arresti, intimidazioni e almeno due manifestanti uccisi a dicembre nella città di Bamenda, principale riferimento degli anglofoni, quando la polizia ha aperto il fuoco usando proiettili veri per stroncare le proteste. Proteste che tra l’altro continuano ancora con avvocati sia nel nord-ovest che nel sud-ovest, le due regioni di lingua inglese del Camerun, abitate da circa 3,2 milioni di persone.
Negli ultimi giorni il ministero per l’Amministrazione territoriale ha messo al bando due organizzazioni della società civile: il Consiglio Nazionale del Camerun meridionale e il Consorzio della società civile anglofona del Camerun. Nello stesso giorno, nonostante ore prima i dirigenti di queste associazioni avessero firmato una dichiarazione in cui invitavano i manifestanti a protestare senza usare violenza, il presidente del Consorzio, l’avvocato Nkongho Felix Abgor-Balla e il segretario generale Fontem Aforteka’a Neba sono stati arrestati.
Secondo Amnesty International questi due uomini sono stati arrestati solo per aver esercitato pacificamente il loro diritto alla libertà di espressione. Questa flagrante violazione dei diritti fondamentali rischia di infiammare una situazione già tesa nella regione di lingua inglese del paese ed è chiaramente un tentativo di imbavagliare il dissenso.
Di recente l’Associazione Avvocati del nord-ovest del Camerun, ha affermato che la polizia del Camerun avrebbe presumibilmente usato gas lacrimogeni per disperdere gli avvocati durante le proteste. La reazione della polizia e del governo ha scatenato ulteriori manifestazioni nell’area anglofona del paese, con i dimostranti che hanno cominciato a chiedere l’indipendenza.
Il Sud Camerun era la parte meridionale del territorio in base al Mandato del Camerun britannico in Africa occidentale. Dal 1984 ha fatto parte della Repubblica del Camerun. Dal 1994, i gruppi di pressione nel territorio hanno cercato di ottenere l’indipendenza dalla Repubblica del Camerun, e la Repubblica di Ambazonia è stato dichiarata dal Southern Camerun Peoples Organization (SCAPO) il 31 agosto 2006. Nel 1972, una nuova costituzione era stata adottata in Camerun, sostituendo lo stato federale con uno stato unitario.
Il “Movimento anglofono del Camerun” è stato creato nel 1984. Le persone inizialmente cercarono un ritorno ad un sistema federale, ma alla fine hanno iniziato a chiedere l’indipendenza.
Le ragioni che sono dietro alle richieste di indipendenza
«Questo non è un problema che ha avuto inizio con la protesta degli avvocati nel mese di ottobre 2016, ma è iniziato nel 1961, quando i territori del Camerun del Sud furono annessi all’attuale Camerun», ha detto Ngu Tatih, del Consiglio direttivo dell’Ambazonia. Ambazonia è un termine usato per identificare il movimento che cerca di ripristinare la autonomia del Camerun meridionale. I gruppi pro-indipendenza sostengono che la risoluzione delle Nazioni Unite 1608, approvata nel mese di aprile 1961 non è stata attuata.
«Nel 1961, alla nostra gente sono state proposte due scelte e abbiamo deciso di unirci al Camerun e creare una confederazione. Non abbiamo deciso di accettare un governo straniero per la nostra gente, come alla fine è accaduto. La gente in Ambazonia (Camerun del Sud) chiede un indipendenza senza pre-condizioni. Chiediamo alla comunità internazionale di intervenire, prima che la situazione peggiori», ha continuato Tatih.
Amnesty International in un comunicato stampa ha chiesto alle autorità camerunesi di rilasciare immediatamente e senza condizioni i due leader della società civile arrestati nella parte anglofona del paese, e di rimuovere il divieto imposto alla loro organizzazione.
VERSIONE IN INGLESE
USE OF FRENCH IN CAMEROONIAN COURTS UNLEASHED THE CALLS FOR INDEPENDENCE
Protests has started In the southern region of Cameroon where the majority speaks English, demanding an end of the use of the French language in the courts and in the school system. The protests started in October 2016, When a group of English-speaking lawyers took to the streets of Bamenda city, capital of the Northwest Region, to protest against the use of French in the courts and the lack of English versions of some legal acts and codes.
The government’s response was fierce: arrests, intimidation and at least two protesters killed in December in the city of Bamenda, the main reference of the English-speaking, when police opened fire using live ammunition to crush the protests.
Protests continued throughout November with lawyers in striking Both the Northwest and Southwest, the two English-speaking regions of Cameroon, inhabited by 3.2 million people.
Recently the Minister of Territorial Administration banned the activities of the Southern Cameroon National Council (SCNC) and the Cameroon Anglophone Civil Society Consortium (CACSC). The president of the CACSC, Barrister Nkongho Felix Agbor-Balla, and its Secretary General, Dr. Fontem Aforteka’a Neba, were arrested. On the same day both Agbor-Balla and Dr. Fontem Neba had signed a statement calling for protest activities to be carried out without violence.
According to Amnestt International these two men have been arrested solely for the peaceful exercise of their right to freedom of expression. This flagrant disregard for basic rights risks inflaming an already tense situation in the English-speaking region of the country and is clearly an attempt to muzzle dissent.
The Association of Northwest Cameroon, said the Cameroonian police allegedly used tear gas to disperse the lawyers. The alleged police reaction sparked further Demonstrations in anglophone Cameroon, with people calling for independence.
Southern Cameroons was the southern part of the British Mandate territory of British Cameroons in West Africa. Since 1984 it has been part of the Republic of Cameroon, where it makes up the Northwest Region and Southwest Region. Since 1994, pressure groups in the territory have sought independence from the Republic of Cameroon, and the Republic of Ambazonia was declared by the Southern Cameroons Peoples Organisation (SCAPO) on 31 August 2006. In 1972 a new constitution was ADOPTED in Cameroon, replacing the federal state with a unitary state.
The “Cameroon Anglophone Movement” was created in 1984. People originally sought to return to a federal system, but eventually started calling for independence.
Reasons behind independence calls
“This is not an issue that began with the lawyer protest in October 2016, but it started in 1961. When the Southern Cameroons territories were annexed to modern-day Cameroon,” said Ngu Tatih, from the Ambazonia Governing Council. Ambazonia is a term used to identify the movement that seeks the restoration of Southern Cameroons. Pro-independence groups argue That the UN Resolution 1608, passed in April 1961 was not implemented.
“In 1961, our people were given two choices and we decided to join Cameroon and created a confederation. We did not decide to create an alien government for our people, as eventually became the case. People in Ambazonia (Southern Cameroons) are calling for independence without pre-conditions. We are calling on the international community to intervene on this matter, before it gets worse,” Tatih continued.

Amnesty International in a press release called on the Cameroonian authorities to release immediately and unconditionally the two civil society leaders arrested in the English-speaking part of the country, and lift the ban on their organization.