Anderline Amamgbo

Il leader dei popoli indigeni del Biafra (IPOB), Nnamdi Kanu, ha accusato il presidente nigeriano Muhammadu Buhari di mentire, aggiungendo che il presidente non lo può intimidire. Nel corso di una tempestosa sessione della corte, martedì 13 Dicembre 2016, il signor Kanu ha detto che il presidente della Nigeria può intimidire tutti i giudici della corte, ma non lui. Nnamdi Kanu, David Nwawuisi, Benjamin Madubugwu e Chidiebere Onwudiwe sono stati chiamati in giudizio davanti al giudice Binta Nyako (proveniente dallo stato di Katsina, città natale di Buhari), dopo che gli imputati hanno detto di non avere più fiducia nel precedente giudice, John Tsoho.
Dando lettura della sentenza, il giudice Binta ha dichiarato che la corte avrebbe permesso ai testimoni un certo grado di protezione. Binta ha stabilito che i testimoni compariranno con nomi finti e saranno al riparo dagli occhi del pubblico. In altre parole, ci sarà un processo segreto per consentire i testimoni di dare la loro testimonianza senza paura. Secondo il giudice in alcune circostanze di cui alla sezione 36 (6) della costituzione nigeriana del 1999, i testimoni sono autorizzati a nascondere la loro identità. Ha dichiarato che il tribunale sarà in grado di vedere i loro testimoni, ma che questo diritto sarà limitato ai rappresentanti di entrambe le parti.
«Gli avvocati e gli imputati avranno la possibilità di vedere i testimoni. I testimoni avranno ingressi speciali sia dentro che al di fuori del tribunale», ha detto il giudice. Tuttavia, Kanu ha respinto immediatamente la sentenza del tribunale, insistendo sul fatto che era contro i principi di giustizia e di processo equo.
Dopo la sentenza, Kanu ha detto che non si sarebbe sottoposto ad un processo segreto in nessun modo. Il giudice tuttavia ha detto che la sua decisione non implica che il processo sarà condotto in segreto: «Non sarà un processo segreto. La corte permetterà agli imputati di vedere i testimoni. L’avvocato dell’imputato vedrà anche i testimoni», ha detto Binta Nyako. Dopo una breve pausa, il giudice ha fissato una nuova data (11 e 12 gennaio, 2017) per sentire i testimoni.
«Non voglio partecipare a questa parodia di giustizia. Buhari ha parlato in pubblico, mi ha accusato in pubblico. Devo anche aver la possibilità di essere processato in pubblico – ha urlato Kanu in tribunale. Stanno uccidendo la mia gente in pubblico. Dopo aver ucciso la mia gente mi vogliono processare e testimoniare contro di me in privato? Io non lo permetterò» ha dichiarato Kanu nervosissimo.
Tanti sono dell’idea di un presunto complotto da parte del governo federale della Nigeria per importare cittadini stranieri a testimoniare contro Nnamdi Kanu. Al di fuori del tribunale, i sostenitori IPOB si sono scontrati con gli agenti di sicurezza, e hanno continuato a gridare slogan a sostegno dello Stato del Biafra, dopo che i veicoli che trasportavano gli imputati erano partiti a grande velocità.
È vergognoso che il governo nigeriano con tutta la loro DSS (Department of State Services) non sia capace di fornire dopo 1 anno, neanche una sola prova per sostenere le loro false accuse contro Nnamdi Kanu. I militari della Nigeria stanno spudoratamente negando il rapporto incriminante di Amnesty International per l’uso eccessivo della forza sui manifestanti IPOB, sostenendo che i manifestanti sono violenti, ma fino ad ora, le forze armate Nigeriane non possono neanche fornire una singola prova di questa presunta violenza da parte degli attivisti Pro-Biafra nonché i membri di IPOB. Siamo dell’opinione che il mondo intero e la comunità internazionale ora sappiano che il governo della Nigeria ed il paese stesso sono fra i più corrotti in tutto il mondo.