Rivolgiamo l’appello che segue a tutte le associazioni, forze sociali e politiche settori della società civile che considerano l’attacco portato ad Amnesty International come irricevibile e che intendono continuare a portare avanti ogni tentativo di fare luce su quanto accade ai migranti che giungono in Italia.
A FIANCO DI AMNESTY INTERNATIONAL
Con il rapporto Hotspot Italia: come le politiche dell’Unione europea portano a violazioni dei diritti di rifugiati e migranti, pubblicato il 3 novembre 2016, Amnesty International ha denunciato gli episodi di violenza e illegalità che ormai da tempo si registrano nel sistema italiano di identificazione e accoglienza. Molti di noi lo hanno fatto, ma in modo episodico e circoscritto a particolari situazioni e illegalità che ormai da tempo si registrano nel sistema italiano di identificazione e accoglienza. Molti di noi lo hanno fatto, ma in modo episodico e circoscritto a particolari situazioni. Basandosi su un accurato lavoro di raccolta di testimonianze, Amnesty ha invece messo media e istituzioni di fronte alla sistematica violazione di principi costituzionali e di convenzioni internazionali – ovvero di quelle pietre miliari della nostra convivenza civile intese a garantire il rispetto dei diritti umani, la libertà e la dignità di ogni persona.
Il Capo del Dipartimento Libertà Civili e Immigrazione del Viminale ha descritto il rapporto come un insieme di “cretinaggini” e di “falsità” costruite a Londra e non in Italia. Un attacco violento, difficile da comprendere in una normale dialettica democratica tra cittadini e istituzioni. L’obiettivo comune, infatti, dovrebbe essere la tutela di quegli standard di accoglienza e rispetto della persona che sempre più vengono erosi dalle politiche di respingimento ed esternalizzazione delle frontiere imposte dall’Unione dopo il varo, nel maggio 2015, dell’Agenda europea sulla migrazione.
Riteniamo essenziale fare quadrato attorno a chi ha avuto il coraggio civile e politico di denunciare senza mezzi termini gli abusi ripetuti e comprovati delle forze di polizia perpetrati dentro e fuori i centri: episodi di ingiustificabile violenza nel corso delle procedure di identificazione e di prelievo forzato delle impronte come pestaggi, utilizzo di manganelli elettrici e umiliazioni sessuali; violazione dei diritti della persona messi in atto nei trattenimenti prolungati all’interno dei cosiddetti hotspot; violazione del diritto internazionale agita nei respingimenti semplificati e nei rimpatri di massa verso paesi retti da regimi come il Sudan e l’Egitto.
Amnesty ha tenuto a sottolineare, nel rapporto, che molte operazioni vengono compiute senza che si verifichi alcuna violazione, “grazie alla professionalità degli agenti di polizia”. È per questo che è necessario che tutti i soggetti che si occupano di migrazione – a cominciare da quelli istituzionali – accolgano con gratitudine il lavoro di denuncia fatto dalla società civile e appoggino la richiesta avanzata da Amnesty International di un’indagine indipendente su quanto avviene nei centri di identificazione o negli altri luoghi in cui si registrano forme di detenzione amministrativa, comunque denominati.
Noi siamo a fianco di Amnesty, pronti a rilanciarne e continuarne il lavoro.
ADIF (Associazione Diritti e Frontiere)
Campagna LasciateCIEntrare
Per adesioni info@a-dif.org
info@lasciatecientrare.it
Hanno già aderito
ACAT Italia (Azione dei Cristiani per l’Abolizione della Tortura), Ambasciata dei Diritti , AMISS (Associazione Mediatrici Interculturali Sociali e Sanitarie, (Bologna) Antigone, Archivio Memorie Migranti, ARCI Grottaglie, ARCI Roma, ARCI Rosa Luxemburg ( Cuneo), ARCI Taranto (Comitato Territoriale), Articolo 21, Asinitas, Associazione Ambulatorio Internazionale Città Aperta (Genova), Associazione Africa Insieme (Pisa), Associazione Alisso, Associazione Comunità Emmaus Laterina, Associazione Emmaus ItaliaOnlus, Associazione Energiafelice, Associazione Esse, Associazione Garibaldi 101, Associazione Gruppo Emmaus (Cuneo), Associazione “I Girasoli” Onlus, Associazione Immigrati Pordenone, Associazione K-Alma, Associazione Nabad Milano (Progetto Spazio Mondi Migranti), Associazione Parsec, Associazione per i Diritti Umani, Associazione Periferie al Centro – Fuori Binario (Firenze), Associazione onlus Per Un’Europa dei Popoli, Associazione Senza Paura (Genova), Assopace Palestina (Firenze), Asus (Messina), Baobab Experience, Basta Morti (Rete Antirazzista- Firenze), Borderline Europe, Borderline Sicilia, Campagna Welcome Taranto, Cantieri Solidali – Le Piagge – Firenze, Carovane Migranti. (Italia-Messico-Tunisia-Algeri
E individualmente
Yasmine Accardo, Maurizio Acerbo, Vittorio Agnoletto, Mario Agostinelli, Adriana Alberici, MarinaAlbiol Guzmán, (europarlamentare GUE/NGL), Maurizio Alfano, Luana Ammendola, Annapaola Ammirati, Paola Andrisani, Massimo Angrisano, Cristina Annunziata, Stefania Aresta, Enzo Arighi, Gennaro Avallone, Emma Ayout, Mauro Badagliacca, Elisabetta Baldassarre, Alessandra Ballerini, Daniele Barbieri, Daniela Bauduin, Giovanna Bettini, Moreno Biagioni, Stefano Bleggi, Marta Bonafoni, Sergio Bontempelli, Franco Calamida, Luca Cardini, Maria Agnese Cardini, Giuseppe Carovani, Sandra Carpi-Lapi, Nadia Cavalca, Leonardo Cavaliere, Nessa Childers,(europarlamentare S&D Irlanda), Amalia Chiovaro, Alfonsina Ciccarelli, Rosa Maria Clemente, Giulio Clemente, Emilia Corea, Ignazio Corrao, (europarlamentare, Europa della Libertà e della Democrazia diretta, Italia), Raffaella Cosentino, Marco Cusano, Antonio D’Angiò, Marco D’Isanto, Chiara De Capitani, Loris De Filippi, Adele Del Guercio, Dario Stefano Dell’Aquila, Alfonso Di Stefano, Karima Delli Delli (europarlamentare Verdi, Francia), Federica Dolente, Pascal Durand, (europarlamentare Verdi, Francia), Janine Duranton, Cornelia Ernst, (europarlamentare GUE/NGL Germania), Antonio Esposito, Roberta Fantozzi, Corine Faugeron, Paolo Ferrara, Paolo Ferrero, Marinella Fiaschi, Betta Ferrari, Giulia Beatrice Filpi, Erminio Fonzo, Eleonora Forenza, (europarlamentare GUE/NGL Italia), Gianna Frilli, Marco Furfaro, Stefano Galieni, Letizia Gallori, Cosimo Antonio Gervasi, Alfonso Gianni, Federica Giannotta, Manuela Giugni, Gianna Giunti, Judith Gleitze, Ana Maria Gomes (europarlamentare, S&D, Portogallo), Patrizio Gonnella, Tania González Peňas, (europarlamentare GUE/NGL Spagna), Claudio Graziano, Cinzia Greco, Maurizio Gressi, Mila Grimaldi, Natalie Griesbeck (europarlamentare, Alleanza Liberale e Democratica, Francia), Claire Grover, Gabriella Guido, Fabian Mattheo Iorio, Eva Joly, (europarlamentare Verdi, Francia), Benjamin Joyeux, Merja Killönen (europarlamentare GUE/NGL, Finlandia), Jude Kirton-Darling (europarlamentare, S&D, UK), Dietmar Köster (europarlamentare S&D), Maria Grazia Krawzcyck, Paola La Rosa, Philippe Lamberts (europarlamentare Verdi, Belgio), Claudine Layre, Mario Leombruno, Barbara Lochbihler (europarlamentare, Verdi, Germania), Claudio Lombardi, Olivia Lopez Curzi, Sabine Lösing (europarlamentare, GUE/NGL, Germania), Francesco Lucat, Vincent Madeline, Curzio Maltese, (europarlamentare GUE/NGL, Italia), Benedetta Mangialardo, Luca Mannarino, Cristina Mantis, Francesco Martone, Martina Michels (europarlamentare, GUE/NGL, Germania), Mimmo Mignano, Emilio Molinari, Franco Monnicchi, Antonio Montella, Roberto Morea, Flore Murard- Yovanovich, Demir Mustafà, Grazia Naletto, Massimo Napolitano, Giampiero Obiso, Simone Oggionni, Daniela Padoan, Arianna Papini, Michele Passione, Silvia Pescivola, Santino Piccoli, Francesco Piobbichi, Tania Poguisch, Francesco Portoghese, Chiara Prescina, Giulia Presutti, Rosa Rinaldi, Rossella Rispoli, Michele Rivasi, (europarlamentare Verdi, Francia), Annamaria Rivera, Antonia Romano, Agata Ronsivalle, Franco (Ciccio) Rossi, Violetta Sanna, Alessandro Santoro, Bia Sarasini, Giorgio Scaramuzzino, Elly Schlein,(europarlamentare S&D Italia), Fabio Sebastiani, Sergio Serraino, Maria Luisa Sevilla Andrada, Assunta Signorelli, Piero Soldini, Barbara Spinelli, (europarlamentare (GUE/NGL Italia), Luigi Sunseri, Bart Staes (europarlamentare Verdi, Belgio), Christophe Teisseire, Gianfranco Tomassini, Massimo Torelli, Estefanía Torres Martínez, (europarlamentare GUE/NGL, Spagna), Paola Torricini, Alessandro Triulzi, Federico Ulivieri, Gervasio Ungolo, Ernst Urtasun, (europarlamentare Verdi, Spagna), Julie Ward (europarlamentare S&D, UK), Nicola Vallinoto, Fulvio Vassallo Paleologo, Marie-Christine Vergiat (europarlamentare GUE/NGL, Francia), Guido Viale, Andrea Vitale, Giacomo Zandonini, Emanuele Zanni, Antonella Zarrilli, Vanina Zaru
Continuano a giungerci adesioni, sia di associazioni, Ong, forze sociali e politiche come di semplici cittadini. Aggiorneremo quotidianamente l’elenco.