Marcia per i diritti: uniti siamo, insieme possiamo

La proposta è quella di una marcia che unisca le differenze per  ricostruire  alleanze fra chi vive nello stesso paese e spesso ne deve affrontare le difficoltà e le ineguaglianze. Ad ADIF è giunto questo testo che rilanciamo per un appuntamento da costruire e che risponde ad una domanda che è anche la nostra e probabilmente di chi ci legge. La domanda riguarda una richiesta profonda e radicale  di cambiamento che solo costruendo insieme, pratiche di lotta, potrebbe portare a risultati per tutte e tutti.

Neri italiani – Black Italians è un gruppo di ragazzi e ragazze di discendenza africana, italiana o sudamericana che cooperano con impegno al fine di rendere più attivo e partecipativo il ruolo della comunità africana all’interno del nostro Paese.

La marcia per i diritti è una marcia universale, una dimostrazione di cooperazione tra esseri umani. Non esistono differenze razziali, culturali, religiose e sessuali davanti ai diritti umani. C’è bisogno di qualcosa di positivo in una società negativa. Siamo abituati a ragionare pensando al singolo, e a concentrarci sulla propria condizione sociale. Le spaiate minoranze discriminate sono isolate e s’isolano, circoscrivendo se stesse all’interno di uno stereotipo sociale, predefinito dalla stessa società discriminante. I “neri”, i “musulmani”, le “donne”, i “rom”, i “gay”, gli “ebrei”, i “cattolici”, ecc.

Questi stereotipi sociali sono la causa di discriminazioni politiche e culturali che ostacolano l’unione e limitano la forza di queste comunità. Ogni minoranza rappresenta una fonte di energia che, isolata, non ha il potere di produrre nessun reale cambiamento sociale, politico o culturale. L’unione fa la forza e le minoranze discriminate devono unirsi e portare avanti una battaglia comune. Le marce per i diritti devono essere il collante di una nuova società che convive sotto un’unica bandiera. Il discorso identitario è predominante in questo periodo storico, ma non nuovo. Le identità frazionate hanno da sempre costituito fazioni socio politiche e culturali che hanno diviso piuttosto che unire.

La strategia di dividere per poi governare è da sempre usata per favorire i gruppi predominanti e opprimere le minoranze. Ma le stesse minoranze si ghettizzano. Per ottenere tale risultato, occorre fare un lavoro interno di collaborazione e cooperazione, e questa marcia, queste marce, possono e devono essere la piattaforma iniziale per dare il via ad una nuova forma di autoconsapevolezza interna.

La consapevolezza nasce dalla conoscenza del proprio ruolo sociale in convivenza con gli altri. Questa conoscenza è la base per un incontro fra tutte le minoranze discriminate. La marcia è un incontro per incamminarci insieme sulla strada che porta all’autoconsapevolezza.  Il “nero”, assieme a tutte le altre minoranze, sono, tutti, esseri umani che subiscono una discriminazione, sostanzialmente la stessa: non essere considerati pienamente umani. Cos’è l’umano?

I diritti umani sono universali e le minoranze discriminate non possono permettersi di rimanere schiave di stereotipi creati dal potere predominante. Per liberarsi da questo meccanismo socio-politico e culturale occorre lavorare all’interno per poi uscire all’esterno.

Cominciamo con questa marcia e portiamola avanti per iniziare a cambiare gli equilibri di una società che favorisce l’oppressore e discrimina l’oppresso.

Nella fattispecie, urliamo contro una discriminazione istituzionale, contro una legge che non ci vuole per quello che noi siamo: cittadini italiani.

Ci viene di fatto negato l’accesso ai nostri doveri e ai nostri diritti di cittadini, relegando la nostra essenza civile e culturale al Paese di origine che spesso non conosciamo. Noi rivendichiamo e sosteniamo di essere italiani e concittadini, non per convenienza, ma per affinità elettiva, per scelta: alcuni di noi sono nati in questo Paese, altri ne hanno studiato la lingua e la cultura. Noi, assieme a tutti gli altri cittadini, siamo questo Paese.

 

INVITO AD ADERIRE :

 

Nella Marcia dei Diritti vorremmo in tale occasione raccogliere più energie possibili per mandare un messaggio di coesione contro le avversità socio-politiche che la discriminazione di ogni minoranza porta.

Riteniamo che ogni sorta di impegno alla Marcia dei Diritti possa essere significativo alla realizzazione e concretizzazione di un messaggio forte.

Abbandonando ogni sorta di ambizione l’unico nostro scopo è l’unione di minoranze, associazioni, movimenti che in questi ultimi anni hanno sofferto e continuano a soffrire quotidianamente l’onta di un pregiudizio basato sul niente.

Vi invitiamo in questa Marcia in quanto siamo arrivati alla consapevolezza che vivere frammentati e divisi rende gioco facile a chi ha lo scopo di promulgare tale odio.

Pensiamo altresì che il vostro contributo sia vincolante nel far passare il messaggio.

Per questo vi invitiamo formalmente alla progettazione e alla realizzazione della Marcia dei Diritti.

In fede BlackItalians-NeriItaliani