Anderline Amamgbo
La costruzione di un muro finanziato dalla Gran Bretagna vicino al cosiddetto campo migrante “Jungle” di Calais inizierà presto, dice il Ministero degli Interni britannico. Soprannominata la “Grande Muraglia di Calais” da alcuni media, la parete di 4m (13ft) verrà realizzata per 1 km (0,6 miglia) lungo entrambi i lati della strada principale che permette di raggiungere il porto di Calais. Sono anni ormai, che con ogni mezzo, uomini e donne migranti tentano di attraversare il tunnel o di imbarcarsi per raggiungere la Gran Bretagna, dove magari hanno parenti o amici ad attenderli ma dove non possono entrare a causa delle limitazioni imposte finora dal Regolamento Dublino, che potrebbero inasprirsi quando si renderà effettiva la Brexit. E sono tanti coloro che negli anni sono morti nel tentativo o hanno perso la vita per gli stenti che hanno dovuto affrontare nel campo. Alcuni autotrasportatori hanno definito il muro come un “cattivo utilizzo” del denaro pubblico.
La Ministra Amber Rudd ha dichiarato che mentre i parlamentari inglesi hanno fornito soldi per proteggere Calais, spetta però ai francesi decidere quali altri mezzi utilizzare. I lavori dovrebbero iniziare già in questo mese, in modo da far sì che il muro sia pronto entro fine anno. La signora Rudd ha detto alla Commissione degli affari interni britannica, che l’idea del muro “non era una nuova iniziativa”, ma quello che riteneva importante era assicurarsi che i francesi abbiano ì necessari strumenti di sicurezza per impedire agli”illegali” l’ingresso e la permanenza nella Gran Bretagna.
«Sosteniamo i francesi con i soldi per aiutarli-ha dichiarato – Ma spetta a loro decidere come proteggere i propri confini a Calais e nei dintorni dei porti.” Il membro del comitato labourista Chuka Umunna ha suggerito che i francesi siano stati ispirati dal candidato alla presidenza Americana Donald Trump – che vuole costruire un “impenetrabile, alto, potente, bello, muro di confine del sud” tra Stati Uniti e il Messico, più imponente del “muro fronterizo” già esistente. Il governo Britannico si rifiuta di confermare il costo del muro, ma i rapporti fanno pensare ad un prezzo già pagato pari a £1.9mln a fronte dei £17m già annunciati da David Cameron all’inizio di quest’anno.
Molti politici, gruppi di aiuto e attivisti hanno condannato questo piano della Gran Bretagna di costruire un muro nel porto francese di Calais nel tentativo di fermare i migranti e rifugiati e non farli più entrare nel Regno Unito. Anche Save the Children, un ente di beneficenza internazionale, ha criticato il piano dicendo che il governo inglese dovrebbe concentrarsi sulla protezione delle centinaia di bambini vulnerabili intrappolate nelle condizioni pericolose a Calais, “invece di costruire un muro”.
Pesanti critiche sono arrivati anche da parte di Steve Symonds, esperto di rifugiati di Amnesty International UK, che ha dichiarato: «Questo piano è un altro esempio del fallimento dei governi europei per quanto riguarda le crisi dei profughi e la loro incapacità sconvolgente nel trovare una risposta e soluzione umana». «Un muro semplicemente potenzierà ulteriormente contrabbandieri e passseur, costringendo la gente a correre maggior rischi per attraversare il Canale della Manica», ha poi aggiunto Symonds.
Lunedi scorso camionisti e agricoltori francesi hanno bloccato le strade principali di Calais chiedendo la chiusura del campo “Jungle”, dove migliaia di rifugiati e migranti vivono. Bernard Cazeneuve, il ministro degli interni francese, la scorsa settimana ha promesso di far chiudere il campo “il prima possibile”. Si stima che circa 7.000 rifugiati vivono in questo campo, ma le Caritas dicono che il numero di persone potrebbe essere stimato attorno ai 10.000.
I migranti del campo a volte usano i rami degli alberi per creare blocchi stradali per rallentare i camion diretti in Gran Bretagna. Quando i camion rallentano, i migranti cercano di arrampicarsi sui rimorchi pronti per il viaggio verso il Regno Unito. I rifugiati ed un gruppo di attivisti hanno esortato il governo francese e britannico ad offrire una soluzione duratura per coloro che realmente sono fuggiti da guerre e persecuzioni in Medio Oriente, in Africa e altrove.
Secondo molti Il muro di Calais, come la barriera di separazione israeliana, sarà simile a una fortificazione da un lato, e un muro della prigione dall’altra, ma per gli inglesi la funzione essenziale del muro è unicamente per “proteggersi dagli immigrati clandestini provenienti dalla Francia.
Questo muro però non potrà mai fare ciò che davvero ci si aspetta, cioè quello di allontanare gli incubi delle persone che hanno votato per la Brexit, e fermare il flusso migratorio in Gran Bretagna. Come la storia però ci ha più volte mostrato ed insegnato, la costruzione di muri non è mai la soluzione. Oggi l’intera Europa è piena di muri, fili spinati, guardie di frontiera, eserciti, messe a guardia delle frontiere esterne e interne per bloccare le persone. Un continente pieno di gabbie di cui il muro di Calais sarà solo, in ordine di tempo, l’ultima barriera realizzata. Ma le persone continueranno a muoversi, con ogni mezzo e certamente rischiando ancora di più la vita. Non migrano per scelta ma perché non hanno alternativa e continueranno a muoversi, superando ogni muro. Una politica intelligente, dovrebbe capire che le paure non si affrontano con i muri ma costruendo ponti.