Attivista Pro-Biafra appartenente all’IPOB ferito e rapito dagli agenti segreti nigeriani

di Anderline Amamgbo

Le vite umane in Nigeria hanno perso valore molto tempo fa e la regione orientale (Biafra) è chiaramente destinata a scomparire. Nel corso degli anni, le uccisioni dei biafrani, che non hanno provocato alcuna violenza, sono state dimenticate. Il governo nigeriano, infatti, non ne parla e non vuole che se ne parli al di fuori del Paese.

Sotto l’amministrazione di Muhammadu Buhari, le forze militari congiunte nigeriane hanno ucciso, a sangue freddo, i manifestanti, pacifici e disarmati, degli Indigenous People of Biafra – IPOB, mentre pregavano, cantavano e danzavano all’interno di un locale. Gli agenti del governo nigeriano continuano a condurre ricerche nelle casa dei biafrani, arrestando e sequestrando persone per mettere in atto le loro esecuzioni, in modo segreto.

L’ultima vicenda riguarda Sunday Chucks Obasi, un ragazzo di 30 anni, che il 16 agosto è stato rapito nella sua casa di Amuko Nnewi, Stato di Anambra (Biafraland), da cinque uomini armati sospettati di essere agenti di sicurezza nigeriani, poiché avevano due veicoli con un numero di registrazione del governo. Secondo i familiari di Obasi, ed altri testimoni, i cinque uomini armati hanno fatto un’imboscata intorno alle ore 9.00. Sunday Chucks Obasi si trovava, in quel momento, davanti alla sua abitazione. I testimoni hanno riferito che uomini armati hanno sparato, hanno caricato il ragazzo in uno dei veicoli e, infine, si sono allontanati. I familiari e vicini di casa, accorsi fuori dopo la sparatoria, hanno visto sangue e i gusci vuoti dei proiettili sul terreno. Che fine abbia fatto o dove si trovi Sunday Chucks Obasi è del tutto un mistero. Si ipotizza un arresto. La famiglia ha fatto indagini in diverse stazioni di polizia, nello stato di Anambra, ma pare che non sia sotto la loro custodia. Questo ha risollevato non poco la famigla daI timore che le autorità lo avessero sottoposto a sparizioni forzate, aumentando il rischio di tortura o morte in carcere.

Sunday Chucks Obasi è un membro del team di sicurezza dei popoli indigeni del Biafra (Indigenous People of Biafra – IPOB), un movimento per l’indipendenza del territorio del ex Biafra, nel sud-est della Nigeria.
Dal mese di agosto 2015 diversi membri IPOB e sostenitori sono stati arrestati, detenuti o uccisi mentre erano impegnati in proteste pacifiche o mentre si trovavano nelle loro case, anche durante il sonno.

Amnesty Internazional si sta occupando della questione e ha lanciato un allarme su queste continue detenzioni, sparizioni forzate e massacri contro gli Indigeni del Biafra – IPOB:  https://www.amnesty.org/en/documents/afr44/4716/2016/en/